Le mascherine sono uno strumento fondamentale per cercare di limitare i contagi da Covid-19. Ma quali scegliere fra Ffp2, mascherine di stoffa e chirurgiche?
Soprattutto ora che la seconda ondata di Covid-19 è in corso, è fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte. Questo significa non solo mantenere il distanziamento sociale e cercare di ridurre al minimo i contatti, ma anche indossare la mascherina, nel modo corretto.
Ffp2, chirurgiche e lavabili di stoffa: sono molte le tipologie di mascherine oggi in commercio, e spesso ci chiediamo quale mascherina sia meglio usare a seconda dei contesti in cui viviamo e lavoriamo. Vediamo insieme nel dettaglio le caratteristiche e le funzionalità delle diverse tipologie.
Mascherina Ffp2
La mascherina di tipo Ffp2 hanno un alto potere filtrante in uscita e verso chi le indossa (oltre il 90%), a differenza delle mascherine chirurgiche che arrivano a un massimo del 20% in ingresso.
Sono strettamente consigliate per gli operatori sanitari (che spesso utilizzano anche la Ffp3, ancora più protettiva) e, in generale, per chiunque si trovi in una situazione ad alto rischio, che può essere rappresentata, per esempio, da spazi chiusi con poco ricambio d’aria e affollati.
Anche le mascherine Ffp2 sono monouso e andrebbero indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive.
Mascherina chirurgica
La mascherina chirurgica è quella maggiormente utilizzata. Si trova in farmacia ed è consigliata dalle autorità per svolgere tutte le attività quotidiane, dall’andare a fare la spesa fino al recarsi sul luogo di lavoro. È tuttavia una mascherina usa e getta e può essere indossata per massimo una giornata.
Le mascherine chirurgiche sono efficaci nel ridurre il contagio solo se utilizzate in modo corretto da tutti, ossia hanno una funzione “comunitaria”.
La loro capacità filtrante è soprattutto verso l’esterno: questo significa che le eventuali secrezioni respiratorie vengono bloccate dalla mascherina, evitando la fuoriuscita di droplet e goccioline potenzialmente infette. Utilizzarle in modo improprio può renderle però totalmente inefficaci.
Ecco alcuni da accorgimenti da seguire per usare correttamente le mascherine e limitare la diffusione del contagio:
- prima di indossarla, lavare le mani con un gel a base alcolica o con acqua e sapone;
- coprire bocca e naso e assicurarsi che la mascherina sia perfettamente aderente al viso;
- evitare di toccare la mascherina durante l’utilizzo;
- cambiare la mascherina non appena diventa umida e non riutilizzarla se si pensa che sia stata contaminata.
Mascherina di stoffa e mascherine lavabile con filtro
Quando si parla di mascherine di stoffa si tratta solitamente di mascherine lavabili – sia autoprodotte, sia commerciali – create con materiali idonei a garantire un certo comfort e, nello stesso tempo, fornire una barriera verso l’esterno.
Il consiglio generale è quello di optare per le mascherine di stoffa che prevedono l’inserimento di un filtro certificato e che si possono trovare in farmacia. Esistono, infatti, diverse aziende e startup che hanno iniziato a produrre mascherine con materiali ergonomici e l’impiego di filtri certificati, e che possono quindi – a parità di efficacia e protezione – risultare più confortevoli rispetto alle mascherine chirurgiche classiche.
A differenza di quest’ultima tipologia, le mascherine prodotte con stoffe normali non sono invece soggette a certificazioni. In ogni caso, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono comunque considerate strumenti utili per arginare la circolazione del virus, ma devono essere indossate correttamente e lavate dopo il loro utilizzo a 60° in lavatrice.
Perché è importante usare le mascherine
Secondo il Dpcm del 24 ottobre 2020, è obbligatorio indossare le mascherine ogni qualvolta sia possibile, sia in spazi chiusi sia all’aperto. Ma al di là degli obblighi ministeriali, la mascherina è una garanzia per proteggere se stessi e gli altri.
Le attuali evidenze scientifiche dimostrano infatti che l’utilizzo delle mascherine è efficace per ridurre la diffusione del nuovo coronavirus. E il fatto di non avere sintomi e sentirsi in forma non è una scusa per non indossarle: gli asintomatici – tra cui spesso i bambini – sono responsabili di circa il 50% dei contagi secondo gli ultimi studi. Ecco perché ricordarsi di indossare la mascherina e farlo bene è fondamentale.
Fonte: IRCCS Ospedale San Raffaele